Mal di gola e tiroide

 

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Può capitare che un normale mal di gola possa celare un’infiammazione alla tiroide. Ma come fare a distinguere le due patologie? Prima di allarmarsi è necessario capire le caratteristiche e se il dolore è dovuto al mal di gola stagionale o se è dovuto all’ingrossamento della ghiandola tiroidea. Il medico di fiducia certamente vi chiarirà la situazione. Inoltre, è importante non sottovalutare il problema, perché la tiroide è una ghiandola fondamentale per il corretto funzionamento del nostro corpo. A forma di farfalla, controlla funzioni essenziali come la produzione di ormoni che raggiungono ogni distretto del nostro corpo e regolano il respiro, il battito cardiaco, la digestione e la temperatura corporea.

 

 

Mal di gola o patologia alla tiroide?

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Quando si ha mal di gola, causato da freddo o da allergie, si avverte un fastidio, misto a dolore, durante la deglutizione; questo sintomo dura qualche giorno. Se, però, il male alla gola non passa, potrebbe trattarsi di un’infiammazione alla tiroide.

In questo caso, il dolore è localizzato alla base del collo ed è causato da batteri o virus che inizialmente sono la causa del mal di gola. Infatti, i germi dalla gola possono spostarsi verso la ghiandola tiroidea che aumenta di volume, provocando un gonfiore visibile del collo e l’arrossamento della pelle nella zona coinvolta.

I classici sintomi che denotano un problema alla tiroide sono: la sensazione di un groppo alla gola, un cambiamento nella voce che porta alla necessità di deglutire o di schiarirsi la voce e una sensazione di chiusura della gola.

È importante monitorare la situazione: se il gonfiore alla gola resta visibile anche quando il dolore non c’è più, è opportuno prenotare una visita dallo specialista che in questo caso è un endocrinologo. Valuterà la salute della ghiandola e la sua funzionalità e prescriverà ecografia e scintigrafia alla tiroide e ovviamente, esami del sangue approfonditi, inserendo il valore degli ormoni tiroidei e dell’ormone stimolante la tiroide, cioè il TSH.

È anche vero che chi soffre di una patologia che coinvolge la tiroide lamenta anche altri sintomi come dolori ai muscoli e alle articolazioni, problemi alla pelle, disordini intestinali, caduta dei capelli, cambiamento di peso, problemi mestruali e di fertilità, affaticamento e spossatezza, colesterolo alto, ansia e depressione, sensazione di caldo e freddo.

 

 

Come verificare col tatto se la tiroide è gonfia

endocrinologo

Se soffri dei fastidi elencati alla fine del paragrafo precedente, dovresti palpare la zona del collo così come consiglia l’Associazione Americana Medici Endocrinologi: davanti ad uno specchio guarda la zona frontale e inferiore del collo, appena sopra le clavicole e sotto la casella vocale; la tiroide si trova proprio in quel punto. Il passo successivo è di puntare la testa all’indietro e deglutendo un sorso d’acqua. Nel momento della deglutizione fissa il collo e verifica la presenza di rigonfiamenti. Attenzione a non confondere il pomo d’Adamo con la ghiandola. Il consiglio è di ripetere il gesto più di una volta per verificare correttamente. Se al tatto si sentono sporgenze, consulta subito un endocrinologo che ovviamente valuterà la situazione con professionalità.